Autovettura di grande interesse per essere la prima RS prodotta in collaborazione con la casa tedesca PORSCHE in sole 2900 unità.
Nel 1994 una Audi RS2 Avant costava la bellezza di 120 milioni di lire, solo venti in meno dell’icona di Casa Porsche. Ma in quel periodo non esisteva nessuna altra station wagon con un
motore da 315 CV e una velocità massima (limitata) di
262 km/h. L’unica auto affine era la Opel Omega Lotus, che però era una berlina e comunque non aveva la trazione integrale. E proprio grazie ai tre differenziali che compongono lo schema quattro, la RS2 Avant era in grado di scattare
da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, senza l’aiuto dell’elettronica e con un cambio rigorosamente manuale. L’unica avvertenza era quella di tenere il 5 cilindri nel giusto regime di giri, per far soffiare il
turbocompressore KKK a pieni polmoni. Diciamo sopra i 3.500 e poi fino ai 6.500 del picco di potenza. Dimenticate i turbo moderni, subito pronti già a 1.500 giri. Qui ci troviamo di fronte alla “vecchia scuola” più pura: assenza di potenza, turbo lag e castagna nello stomaco.
La
Audi RS2 (abbreviazione comune di
Audi RS2 Avant) è una
station wagon ad alte prestazioni prodotta dalla
Audi in collaborazione con la
Porsche sulla base della versione
Avant dell'
Audi 80 tra il
1994 e il
1996. Si tratta del primo modello
RS prodotto dalla casa tedesca
[1]. Era la versione di punta dell'Audi 80, collocata davanti alla
S2.
Dopo lo scarso successo dell'Audi S2, la casa tedesca tentò di risollevare le vendite affidando la realizzazione di una versione ad alte prestazioni del modello S2 Avant alla Porsche che aveva da poco terminato la produzione della Mercedes-Benz 500E su base W124.
ll risultato fu la RS2, la quale purtroppo, nonostante i notevoli aggiornamenti, non riuscì a convincere del tutto a causa della poca manovrabilità dello sterzo e dell'eccessivo rollio.[2]
Le iniziali "RS" stanno per RennSport ed identifica le Audi più prestazionali, posizionandosi al di sopra delle semplici "S" ("Sport"). Queste versioni sono generalmente prodotte in numero definito di esemplari e per un lasso di tempo limitato e includono le ultime e più avanzate tecnologie della casa.
Il motore era un 2.2 litri 5 cilindri 20 valvole turbocompresso che erogava 315 cavalli (232 kilowatt) di potenza 6.500 giri/min. Era stato sviluppato dalla Porsche sulla base del 2.2 dell'Audi 80 con una turbina KKK e consentiva alla RS2 di andare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi e di avere una velocità massima di 262 km/h autolimitata[1].
La pressione era stata aumentata da 1,1 a 1.4 Bar, e furono aggiunti un nuovo intercooler maggiorato, un nuovo sistema di scarico, nuovi alberi a camme, nuovi iniettori e un ECU aggiornato per le alte prestazioni.
La trasmissione è affidata a un cambio manuale a sei marce. La trazione è come da tradizione Audi affidata a un sistema permanente a quattro ruote motrici gestito da un differenziale Torsen, con anche un sistema di bloccaggio del differenziale elettro-meccanico.
La Porsche ha installato un impianto frenante derivato da quello della Porsche 911, inserito all'interno di cerchi da 17 pollici di provenienza Porsche 968 e avvolti da pneumatici Dunlop 245/40 ZR, anch'essi di provenienza 911. L'impianto frenante e le sospensioni sono differenti rispetto a quelle in dotazione di serie sull'Audi 80, tuttavia mantiene l'ABS costruito dalla Bosch. I freni anteriori sono da 304 millimetri di diametro autoventilati costruiti dalla Brembo e al retrotreno con 299 millimetri con pinze a quattro pistoncini. Gli ammortizzatori sono stati irrigiditi e sono state introdotte delle barre antirollio per garantire maggiore stabilità all'auto. Audi RS2